La spada e il grifone. Di Alessandro Spalletta

Questo è il secondo romanzo di Alessandro Spalletta di cui faccio la recensione.

Quando ho iniziato a leggere questo secondo capitolo della saga mi aspettavo che tale narrazione superasse la precedente. Ed è stato così!

Ovviamente essendo il continuo di uno scritto precedente il filone letterario è più o meno rimasto invariato!

I personaggi sono cresiuti e si sono notevolmente evoluti.

Grandi protagoniste sono le battaglie che insanguinano qusi ogni pagina di questo romanzo. Scene forti, crude, a tratti crudeli in cui l’autore non ha tralasciato nessun minimo dettaglio: ogni schizzo di sangue descritto è ben vivo nella mia memoria. Scene apocalitriche, intrighi e colpi di scena, perdite e vitttorie, morti e conquiste!

Il tutto è narratto in modo magistrale e ricco di dettagli ma non per questo la lettura appare noiosa o ridondante, anzi è proprio il contrario: una pagina tira l’altra! E, a mio avviso, per fare una scrittura del genere bisogna essere dei bravi narratori e Spalletta lo è!

Punto focale su cui mi voglio fermare un secondo è il grande risalto che Spalletta dà, soprattutto verso la fine del romanzo, a due personaggi femminili: Agnese (miglie di Bino, protagonista principale) ed Elena Bonisgnori (sorella del senese Filippo Bonsignori). Entrambi personaggi di fantasia ma con una caraica esplosiva. Hanno reso il romanzo qualcosa di unico nel suo genere!

Ringrazio, infine, l’auotore che ha potuto inserire in qualche passaggio la presenza degli speziali e del Santa Maria della Scala con un chiaro riferimento al mio saggio “Spziali a Siena nei secoli XIV-XV”.

Lettura consigliata a tutti, facile e di agile comprensione!

Buona lettura a tutti quanti!